di Monica De Astis
Mine Mark, il progetto educativo sulle mine antiuomo nato a Den Haag di cui vi abbiamo raccontato di recente è arrivato direttamente in Azerbaijan.
Grazie ad un impegno costante e una campagna di crowdfunding di successo, dal 23 al 26 Aprile gli ideatori Lala, Nils, Ilaria, Aleksandar e Bob si sono recati a Baku, la capitale del paese asiatico, per mettere in pratica il loro progetto.
Cartoni, libri da colorare, giochi di società e di memoria sono stati i principali strumenti per interagire con bambini tra i 6 e i 12 anni, sia in campi per rifugiati nei pressi di Baku che di Jojuq Marjanli, villaggio, in passato, fortemente contaminato da mine ed occupato tra il 1993 e il 2016, a causa del conflitto in Nagorno Karabakh. L’associazione Mine Mark ha voluto soffermarsi proprio su come riconoscere le mine e su cosa fare nel caso i bambini se le trovino davanti.
Il viaggio è stato anche l’occasione per Mine Mark di incontrare varie agenzie di stato azere, come la Commissione sulla diaspora, la Commissione sui rifugiati e gli sfollati interni, e l’Agenzia nazionale per le mine.
“Il nostro prossimo obiettivo è quello di educare le scuole in 17 regioni di confine in Azerbaijan” spiegano i membri di Mine Mark. E nel loro messaggio di ringraziamento ai sostenitori concludono: «Siamo molto contenti che il nostro progetto sia piaciuto sia ai bambini che alle agenzie. Adesso dobbiamo lavorare sodo per creare nuovi giochi d’interazione e per raccogliere fondi per i bambini».