Come riportato da RTL, appena pochi minuti fa 5 agenti sono stati sospesi dal servizio per l’omicidio di Deen Haag. L’annuncio è stato reso noto durante una conferenza stampa.
Intanto, con un comunicato stampa emesso nella giornata di ieri30 giugno, Amnesty International ha criticato duramente l’inchiesta promessa dalla polizia di Den Haag per far luce sulle circostanze che hanno portato domenica scorsa, alla morte dell’arubano Mith Henriquez mentre era in custodia. Per l’ONG non basta indagare le responsabilità individuali ma sul banco degli imputati devono salire pratiche e metodi usati dalla polizia.
“Quanto peso hanno avuto gli stereotipi negativi che circondano la comunità antilliana nella decisione di intervenire con inusuale durezza sul fermato?” prosegue il comunicato stampa. Secondo Amnesty, inoltre, eventuali documenti e fonti dell’indagine interna, rischiano di rimanere secretati impedendo un’effettiva verifica democratica sull’esito.
L’ONG si era già occupata di ethnic profiling in riferimento alla polizia di Den Haag e nonostante ricerche dell’Università di Leiden ed indagini dell’Ombudsman non hanno mai fornito prove convincenti sul fatto che la polizia olandese usi sistematicamente pratiche discriminatorie nei confronti delle minoranze, Amnesty ricorda come questo tipo di violazione dei diritti umani, sia tra le più difficili da dimostrare.
Intanto, a Den Haag, un’altra notte di proteste: decine di giovani, nel quartiere di Schilderwijk, hanno bruciato oggetti e lanciato pietre all’indirizzo della polizia.