Phot: free Olivier Vandecasteele/FB group
Questo venerdì, 24 febbraio, è un anno da quando l’operatore umanitario belga Olivier Vandecasteele è stato arrestato in Iran, diventando suo malgrado oggetto di una resa dei conti diplomatico-giudiziaria tra Bruxelles e Teheran, ricorda 7sur7. Sua sorella, Nathalie Vandecasteele, ha parlato con RTL.
La famiglia è disperata perché la situazione sembra tutt’altro che prossima alla svolta.
Pétition pour la libération d'Olivier Vandecasteele
En voyage en #Iran , ce citoyen belge a été arrêté arbitrairement, emprisonné & torturé
Demandez à @IranmissionEU
👉sa localisation
👉sa libération immédiateSignez/Partagez🤜 https://t.co/xaB3sYo23E#freeoliviervandecasteele pic.twitter.com/DyJk0gyzuO
— Amnesty Belgique FR (@amnestybe) December 16, 2022
Dopo aver lavorato sei anni in Iran dove si è preso cura dei rifugiati afgani per conto di varie ONG, Olivier Vandecasteele è stato arrestato lì il 24 febbraio 2022 mentre si preparava a lasciare definitivamente il Paese, ricorda 7sur7. Accusato di spionaggio dal regime iraniano, il belga è stato condannato lì poche settimane fa a 40 anni di carcere e 74 frustate durante un processo in cui non ha potuto scegliere un avvocato. Detenuto in completo isolamento, malnutrito, con solo sporadici accessi alle cure, Olivier Vandecasteele ha da allora sofferto di gravi problemi di salute, dice il portale.
Il suo destino è infatti legato a quello di Assadollah Assadi, agente iraniano condannato nel 2021 a 20 anni di carcere dalla giustizia belga per un piano di attacco (sventato) contro l’opposizione iraniana previsto per il 2018 a Villepinte, in Francia. Dopo quei fatti, l’Iran -stando al portale- avrebbe cercato un mezzo di ritorsione su un cittadino belga.
Tuttavia, nonostante la diplomazia sia riuscita a trovare un compromesso per liberare il belga e l’agente iraniano, l’opposizione di Teheran avrebbe messo il veto al rientro di Assadi.
Solo se l’Alta corte iraniana dovesse convalidare il trattato, potrebbe allora essere riaperta la strada a uno “scambio di prigionieri”.