IL CASO Quando la mostra diventa un affare di Stato: a chi appartengono i reperti della Crimea? Un tribunale olandese dice all’Aja di rimanere fuori dalla disputa

Il governo olandese non sarà parte civile nella disputa internazionale tra Mosca e Kiev, a proposito della restituzione dei reperti archeologici esposti presso l’Allard Pierson Museum di Amsterdam per la mostra The Crimea: Gold and Secrets of the Black Sea’. Lo ha stabilito ieri il tribunale di Amsterdam, sostenendo che la questione riguarda esclusivamente le parti in causa. L’Aja voleva costituirsi parte civile per “garantire il rispetto del diritto internazionale”. La singolare vicenda, si protrae ormai da un anno ed è diventato un vero e proprio affare di stato: da un lato il governo ucraino, dall’altro quello russo; in mezzo il governo olandese. Pietre dello scandalo, dei reperti prestati all’Allard Pierson da cinque musei ucraini nel 2013. O meglio: quando nel 2013 si trattava di musei ucraini. Nel febbraio 2014 infatti, la Crimea ha votato l’annessione alla Russia. La comunità internazionale non ha riconosciuto il risultato di quel voto ma la Penisola è passata comunque sotto il controllo di Mosca.

4 dei 5 musei che avevano firmato gli accordi per il prestito internazionale con Amsterdam nella precedente vita ucraina diventano ora parte del sistema museale russo. Che tuttavia  reclama lo stesso la restitutzione dei reperti: cosa importa se c’è stato un passaggio di sovranità, dicono da Mosca, le istituzioni sono sempre quelle. No, rispondono da Kiev, quell’annessione è in violazione del diritto internazionale, e quelle opere erano e restano patrimonio culturale ucraino. Stretta tra due fuochi, la diplomazia dell’Aja, viste anche le tensioni con Mosca a causa della tragedia dell’MH17, sarebbe orientata a consegnare la collezione, che include anche un girocollo d’oro del II secolo ed un elmetto IV secolo a.c. a Kiev.  In attesa di un possibile arbitrato internazionale che decida sulla disputa, i reperti rimangono in Olanda.

Source: Wikimedia
Author: Jvhertum
License: Public Domain.

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