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Pesticidi trovati in 8 riserve naturali. Ambientalisti preoccupati

Cover Pic | Author: Dominicus Johannes Bergsma | Source: wikimedia.org | License: CC

Residui di pesticidi sono stati ritrovati in otto riserve naturali a Drenthe, lontano dai terreni agricoli in cui vengono utilizzati. Le organizzazioni per la protezione della natura chiedono un’indagine nazionale sugli effetti, riporta il quotidiano Trouw.

I dati sono stati raccolti nell’autunno del 2019 per conto di Meten = Weten, un’iniziativa – insieme a Natuurmonumenten – di cittadini della città di Westerveld a Drenthe, creata appositamente per monitorare l’uso e gli effetti dei pesticidi. Le analisi di laboratorio di campioni prelevati dai 17 siti hanno mostrato 31 diversi pesticidi nelle piante e negli escrementi di ovini e bovini.

Cloradazon, benzilladenina e tebuconazolo sono stati trovati a chilometri di distanza dai campi coltivati più vicini. “Siamo scioccati perché abbiamo sempre pensato che i pesticidi fossero usati principalmente ai margini delle riserve naturali, ma ora li abbiamo trovati proprio nel mezzo di aree che sono state gestite per decenni senza l’uso di pesticidi”, ha detto il portavoce Ruud Kreets di Natuurmonumenten.

I risultati indicano che le riserve naturali sono “coperte da una coltre di veleno” e che è necessaria un’indagine nazionale per scoprire l’entità del fenomeno. “Abbiamo già il problema dell’inquinamento da azoto e ora si aggiungono i pesticidi”, ha aggiunto Kreets.

Gli ambientalisti sono preoccupati dall’aumento delle morti tra cinciarelle e insetti, causato in parte dai pesticidi. Un recente studio ha mostrato la presenza di 20 diversi pesticidi in una cinciarella morta. L’effetto dei pesticidi accumulati nell’ambiente non è stato studiato e non si ha nemmeno una casistica dell’esposizione cronica a basse dosi. Al momento non sono state prese in considerazione neanche le possibili interazioni con altri pesticidi.

“Dobbiamo esaminare gli effetti dell’utilizzo di più di una sostanza”, ha riferito il tossicologo Kees van Gestel della VU University. “Anche le dosi più basse, se accumulate, possono avere un qualche effetto“. Questo aspetto avrà un ruolo centrale nell’indagine del Ministero della salute sugli effetti dei pesticidi sulla salute umana che dovrebbe essere completata entro l’estate.

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