Finalmente è arrivato il weekend mediterraneo d’Olanda: temperature tra poco meno e molto più di 30 gradi; spiagge, laghi, fiumi, acquitrini, polders, piscine gonfiabili presi d’assalto; saccheggiati dai supermercati accessori per il BBQ e casse di birra. D’altronde l’estate nei Paesi Bassi è breve ma intensa e allora, almeno per un fine settimana, si può fare ciò che normalmente si fa in Italia (durante i weekend di tutta la stagione)
Qualche consiglio? Ne abbiamo due
Vacanzieri a Den Haag

Da Kijkduin a Wassenar, tutto il litorale a ridosso di Den Haag sembra essersi risvegliato di colpo con “la grande ondata di calore” (hittegolf) cominciata martedi’ sera e che, dicono, si protrarrà fino a Domenica e oltre.
Se volete espolorarlo tutto, il modo migliore e’ partire da Wassenar con la bicicletta e pedalare fino a Kijkduin ed oltre (o viceversa, tanto le salite e le discese in Olanda sono a portata di pensionato).
Partendo da Wassenar in direzione sud-est, le spiagge e le dune retrostanti offrono un tipo di svago diverso a persone con gusti diversi. Dalla spiaggia un po’ posh e (relativamente) poco affollata di Wassenar , si procede attraverso le dune, rigorososamente in bicicletta, verso Scheveningen. Se non mancasse completamente il profumo delle piante, a tratti parrebbe di essere nella macchia mediterranea.

Nudisti
Attraversando il parco naturale della Dunea, si puo’ lasciare la bici per una pausa nella spiaggia dei nudisti, che chissaperche’ e’ sempre la piu’ pulita e meno caotica. Se la pace della spiaggia nudista non e’ il vostro obiettivo, basta procedere qualche chilometro ed ecco la serie infinita di beach club e il boulevard di Scheveningen, con la musica, il kibbeling, i trampolini, le giostre, lo zucchero filato, il pier che cade a pezzi e chi piu’ ne ha piu’ ne metta.
Pedalando ancora in direzione sud-est, si passa il porto di Scheveningen, dove l’ormai mitologico ristorante Simonis, una cosa a meta’ tra la festa dell’Unita’ e un oyster bar, merita una sosta, al pari di altre belle birrerie artigianali tipo Rootz o il Brouwcafe’ de Hofnar, quest’ultimo amatissimo dagli autoctoni.
L’ultima tappa e’ Kijkduin, piu’ tranquilla ma non certo morta, in estate cosi’ come in inverno. Il mare sta diventando forse un po’ piu’ pulito e la costa meno inquinata se proprio ieri, nel giorno della grande canicola, una foca e’ arrivata fino alla spiaggia, cosa che non succedeva da una decina d’anni.
I tamarri di Bloemendal e le canne di Zandvoort

Cercate un litorale tamarro, con struscio, bicipiti tatuati e steroidati in vista, tacchi a spillo in spiaggia e cassa dritta dall’alba al tramonto? Ecco, montate sul treno, scendete a Zandvoort, salite su un autobus e in pochi minuti vi trovate catapultati nella “Lloret de Mar d’Olanda” (e chi è stato a Lloret de Mar sa cosa intendiamo), solo un pò più testosteronica della parente catalana. Che si fa a Bloemendal? Beh i lidi-club esauriscono un pò il panorama, ma in cima alla duna, prima della discesa al mare, un paio di chioschi o di bar senza dress-code, senza perquisizioni e senza cafonissima dirty/electro (o come volete) house ci sono pure. L’ideale però è ritagliarsi quel metroquadro di spazio vitale che permette di stendere un asciugamano, comprare un bakje di kabeljauw fritto dal chiosco mobile che attraversa il bagnasciuga trainato da un trattore, e godersi la giornata di estate mediterranea che viene in vacanza in Olanda. Sperando torni presto.
Avviso ai bagnanti: proteggete il vostro pic-nic dai gabbiani. Sono più lesti di un pickpocket sulla linea B della metro di Roma
Zandvoort aan zee è invece un altro paio di maniche; immaginate una versione sovietica di Rimini con casermoni vista-mare, invasione di turisti tedeschi e immaginatela con i coffeeshop: benvenuti a Zandvoort. Ok, all’ufficio del turismo troverebbero poco da ridere se leggessero, ma superato il primo impatto, va detto, il posto non è affatto male: la discesa in spiaggia più semplice è alla fine di Kerkstraat, una via commerciale con baretti, negozi da litorale pieni di tutto e un pacchianissimo luna park, che sarebbe considerato old school persino nella più remota provincia italiana. Con temperature mediterranee il sogno si fa realtà: bel tempo ed una città di (vero) mare alle porte di Amsterdam. Suggerito a chi cerca puro relax: il coffeeshop più vicino e Dirk van Den Broek, distano poche centinaia di metri dalla spiaggia, il sole estivo ce lo mette l’Olanda. Ed è gratis (tanto dura un giorno solo)
Martina V. e Massimiliano Sfregola