VLUCHTELINGEN

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Non sotto casa mia, l’Amsterdam intollerante che non vuole richiedenti asilo

L’apertura di centri per richiedenti asilo sans papiers, ossia coloro che hanno avuto la richiesta respinta ma non possono essere espulsi si sta rivelando, per il comune di Amsterdam, una vera odissea.

Come scrive il quotidiano NRC, l’incontro con i residenti a Marnixstraat, nel centralissimo quartiere Jordaan, non è stato semplice per il vice-sindaco Rutger Groot Wassink per l’aria tesa che si respira. Molti residenti insistono, scrive NRC, sul fatto che “il centro è pieno, non c’è più posto per nessuno”.

Il progetto del comune è uno dei più ambiziosi della giunta rossoverde e si dovrebbe concretizzare nell’assistenza h24 per quei richiedenti asilo.

Quasi cinquecento “immigrati privi di documenti” sono del collettivoWe Are Here, il coordinamento informale che da anni occupa edifici per dare alloggio ai migranti. Nel piano, dovranno essere create strutture piccole e diffuse; ai migranti sarebbero offerte 50 euro a settimana per vivere per un periodo di 18 mesi.

Ma Amsterdam, a quanto pare, si è scoperta più intollerante di quanto non credesse di essere: non solo a Jordaan, scrive NRC, ma anche ad Amsterdam-Noord, Pijp e Buitenveldert, i residenti non vogliono questi centri. voce il loro disappunto. Nel Buitenveldert, i residenti minacciano azioni legali contro il comune se una ex caserma fosse trasformata in centro per richiedenti asilo.

Le obiezioni? Ci sono già abbastanza problemi nel quartiere, il tempo di attesa per una casa popolare è infinito, i prezzi delle case sono in aumento. E il comune che fa, utilizza i pochi immobili per richiedenti asilo, dicono alcuni residenti. Molti si lamentano che fondi pubblici vengano deviati da giovani e anziani per andare ai migranti, altri lamentano la lunga lista d’attesa per una casa popolare

Groot Wassink fa appello al senso di umanità e alla necessità di trovare una soluzione praticabile. Anche se alcuni residenti sono solidali con i migranti e sostengono le scelte del comune, la maggioranza rumorosa -scrive NRC- sembrerebbe più agguerrita: “qui non verranno mai”, avrebbe detto qualcuno con tono minaccioso.

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