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Non solo profughi ucraini: il servizio per i rifugiati COA lancia allarme per gli altri

Credit pic: Mstyslav Chernov
Source: wikimedia
License: Creative Commons Attribution-Share Alike 4.0 International

Una situazione di emergenza minaccia di verificarsi per l’accoglienza di richiedenti asilo non ucraini nei Paesi Bassi: in poco tempo, i comuni sono riusciti a trovare migliaia di posti d per persone provenienti dall’Ucraina, ma l’Agenzia centrale per l’accoglienza dei richiedenti asilo sottolinea che devono esserci urgentemente più posti per altri rifugiati.

Entro una settimana e mezzo dovranno essere trovati 1500 nuovi posti per i richiedenti asilo provenienti da paesi come Siria e Afghanistan: sono tanti i profughi che arrivano ogni giorno a Ter Apel, ma centinaia di persone vivono già lì in condizioni precarie. Dal 1 aprile scompariranno anche i centri di accoglienza di emergenza ad Almelo e Wassenaar, dove ora sono ospitate 1180 persone.

Il direttore del COA Milo Schoenmaker ha esortato oggi i sindaci a offrire accoglienza anche a questo gruppo di rifugiati, ha affermato dopo l’incontro.

Anche il sottosegretario di Stato per l’asilo, Eric van der Burg, vede che il bisogno è grande. “È necessario trovare posti, altrimenti la gente dormirà per  strada”.

I rifugiati ucraini e altri rifugiati sono stati ospitati separatamente in Ucraina dall’inizio della guerra; il direttore del COA Schoenmaker non chiede per il momento la fusione dei gruppi, ma sottolinea che l’accoglienza deve essere principalmente “coordinata”.

Attualmente sono stati trovati circa 24.500 posti di accoglienza per i rifugiati ucraini. In due settimane dovrebbero essere 50.000 posti. Si prevede che ce ne saranno altri in futuro. 

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