HazteOir.org, CC BY-SA 2.0, via Wikimedia Commons
È quasi certo che non ci sarà alcun referendum abrogativo, sul modello italiano, che avrebbe permesso ai cittadini di correggere una legge una volta approvata. È necessario un emendamento costituzionale per rendere possibile tale referendum, ma al momento non è disponibile la maggioranza dei due terzi, dice NOS.
Il referendum correttivo, una proposta dell’allora deputato SP Van Raak, è già stato approvato dal parlamento a maggioranza semplice ma poiché deve essere inserito nella Costituzione, si applica una procedura a maggioranza qualificata e in questi giorni non ci sono numeri.
La riforma dovrebbe essere votata la prossima settimana ma almeno 100 dei 150 parlamentari dovrebbero quindi essere favorevoli all’approvazione dell’emendamento costituzionale. Contrari VVD, CDA e SGP (insieme 51 seggi).
Il referendum è nell’agenda politica da più di vent’anni ma il dibattito sull’argomento continua. La riforma del referendum consultivo è stata abolita quattro anni fa dopo che l’esecutivo aveva perso due consultazioni ma con la garanzia di lavorare ad uno strumento più solido.