Dopo la presa di posizione di alcuni sindaci, anche il team governativo per la gestione delle infezioni ha espresso preoccupazione sulla possibilità che le elezioni olandesi del mese prossimo possano andare avanti in sicurezza.
Diversi membri dell’OMT, infatti, hanno dichiarato al quotidiano NRC che i rischi associati al voto dovrebbero essere adeguatamente valutati e, se necessario, il voto del 17 marzo dovrebbe essere rinviato.
“Ci sono rischi, dobbiamo quantificarli”, ha detto il microbiologo Jan Kluytmans.
Mentre Diederik Gommers, capo dell’associazione nazionale di terapia intensiva ha affermato che : “il modello del RIVM non considera l’effetto che le elezioni possano avere sull’attuale crisi coronavirus”.
Il primo ministro Mark Rutte ha dichiarato che la decisione di procedere con le elezioni potrebbe essere rivista” se necessario per ragioni epidemiologiche “. Ma il ministro degli affari interni Kajsa Ollongren gli ha fatto eco dicendo che non sarà necessario spostare il voto alla fine dell’anno. “Sono state adottate misure di corona-proofing, come l’apertura di alcuni seggi elettorali con due giorni di anticipo, consentendo alle persone con più di 70 anni di votare per posta, e l’installazione di sistemi unidirezionali e schermi di plastica”.
“Non possiamo assicurare che non ci saranno rischi, ma stiamo facendo tutto il possibile”, ha continuato il ministro. “Le elezioni nazionali si svolgono una volta ogni quattro anni ed è una parte importante della nostra democrazia. Non è qualcosa che si dovrebbe rimandare alla leggera.
Il RIVM intanto ha avvertito della possibilità che una terza ondata di coronavirus sia inevitabile, sopratutto con l’arrivo delle varianti inglese e sudafricana. “Prevediamo che le infezioni aumenteranno nel mese di marzo, aumentando di conseguenza la pressione sulle terapie intensive durante il mese di aprile”. Si teme inoltre che la pandemia possa avere un impatto sull’affluenza alle urne, in particolare se i casi aumenteranno. Le elezioni municipali francesi dello scorso marzo sono un esempio, infatti si è notato un considerevole calo. Solo il 45,5% degli elettori si è presentato alle urne, rispetto al 63,5% del 2014.
Per far fronte a questa situazione il governo introdurrà il voto per corrispondenza, sopratutto dopo che una ricerca ha indicato che il 10% degli olandesi di età superiore ai 70 anni sta considerando di non votare perché preoccupato di contrarre il virus. La decisione è stata portata mercoledì in tribunale dal Partito per i diritti degli animali (PvdD), che vuole che tutti gli elettori abbiano la possibilità di votare per posta. Il partito sostiene che il limite di età discrimina i giovani con problemi di salute o disabilità e che tutto ciò possa metterli a rischio.