La non-profit “Granny’s Finest” chiuderà i battenti dopo 7 anni di operato. Vendeva maglieria fatta a mano.
Gli operai della “Granny’s Finest” erano circa 900 “nonni e nonne” che sferruzzavano sciarpe, cappellini e maglioni venduti anche al Bijenkorf.
Gli organizzatori hanno avvisato in una lettera ai lavoratori che presto il progetto andrà in bancarotta. “Significa che dobbiamo fermare la grande avventura che è stata ‘Granny’s Finest’” scrivono nel comunicato.
Nella lettera ci sono elencate una serie di motivi che hanno portato la compagnia a fallire: il lavoro aveva una cadenza troppo stagionale, i costi logistici erano troppo elevati e la produzione troppo lenta per stare al passo con il resto.
Il fondatore Niek van Hengel ha rifiutato di dare ulteriori dettagli a RTL, ma avrebbe comunicato che l’organizzazione in realtà non ha ancora presentato istanza di fallimento. I prodotti sono ancora in vendita nello shop-online.
Anche Jip Pulles, il socio fondatore che aveva creato la Granny’s Finest come progetto di laurea, non ha voluto commentare.
La Granny’s Finest è una fondazione non-profit in cui i lavoratori sono volontari. Le sciarpe vengono vendute attorno ai € 60 e le coperte per € 134, come riporta RTL.
Il progetto partì nel 2011 con 20 volontari, l’idea alla base era quella di occupare il tempo dei pensionati e contrastare la solitudine.