Shell ha avuto nel 2022 uno degli anni migliori nei suoi 125 anni di storia: grazie agli alti prezzi del petrolio e del gas, il gruppo ha realizzato un utile di quasi 38,5 miliardi di euro, oltre venti miliardi in più rispetto a un anno prima.
Il miracolo non arriva senza polemiche: in molti hanno criticato l’aumento dei profitti delle compagnie petrolifere. Insieme, le principali compagnie hanno realizzato quasi 260 miliardi di euro di profitti, poco meno di 120 miliardi in più rispetto all’anno precedente. Solo BP ha registrato una perdita, in parte a causa di svalutazioni di asset in Russia, dice NOS.
In Gran Bretagna e nell’Unione Europea, le compagnie devono rinunciare a parte del loro extra reddito pagando tasse extra mentre Shell prevede di spendere circa 2 miliardi di euro.
Il 2022 è stato il primo anno in cui la compagnia non era più, tecnicamente, olandese sulla carta ma completamente britannica. Shell ha cambiato direttore il mese scorso: Ben van Beurden si è dimesso ed è stato sostituito da Wael Sawan.