La mattina del 10 maggio 1940, la Germania attacca i Paesi Bassi, scontrandosi con una resistenza del tutto inaspettata. L’esercito olandese lotta con determinazione contro i nazisti nel tentativo di proteggere la propria patria, ma è consapevole di non poter resistere a lungo. Dopo il bombardamento di Rotterdam del 14 maggio, il Paese è costretto ad arrendersi alla forza tedesca.
Di quei giorni di eroica resistenza non restano foto scattate dalle truppe olandesi, ma migliaia sono quelle dei soldati tedeschi, orgogliosi della propria conquista. Ed è proprio su queste ultime che si è focalizzato il ricercatore Gerard Groeneveld, dopo la riscoperta di centinaia album fotografici.
La mostra Nach Holland mostra più di 150 di queste foto, alcune delle quali non sono mai state esposte in pubblico. Un’occasione straordinaria ed unica per rivivere il dramma e il successo su entrambi i fronti in quei giorni.
‘Non possiamo dichiarare guerra alle nostre telecamere, ma possiamo usarle al servizio della guerra (…)’ si leggeva nella rivista tedesca Photofreund, nel 1940.
La fotografia amatoriale era estremamente popolare in Germania prima della guerra. Forte di questa consapevolezza, la Wehrmacht ha incoraggiato ulteriormente questa pratica, con lo scopo di farne un strumento informativo per il fronte interno.
I soldati tedeschi fotografano se stessi in pose eroiche e orgogliose, offrendo all’osservatore squarci della loro vita quotidiana. Non solo. Al centro di molti scatti ci sono anche i loro prigionieri. Così la fotografia si fa testimonianza del dolore, della distruzione e degli scontri fatali. Insomma, della guerra e di tutte le sue atrocità.
Le foto sono esposte fianco a fianco con le citazioni dei soldati tedeschi e dei loro album fotografici. L’esposizione restituisce un quadro completo dei giorni di maggio del 1940, ritraendo l’allegria del popolo vincitore che trionfalmente entra nel territorio conquistato, ma anche la desolazione del bombardamento di Rotterdam e delle tombe dei caduti.