È prevista per il 20 settembre l’uscita dell’album di Daedelus (alias Alfred Darlington), dal titolo The Bittereinders.
L’album viene descritto come un lavoro dai suoni tipici della musica moderna elettronica eleborati tramite riverberi drone, organo a canne e battiti incessanti. L’idea che sottende questo album parte dalla volontà di tornare indietro nella storia per recuperare un passato rimasto inesplorato ma che ancora oggi sentiamo riecheggiare nei danni che ha provocato. Le melodie sono profonde ed evocative e il loro ritmo incessante raggiunge chi ascolta.
Con questo lavoro Daedelus porta a termine la trilogia Daedelus End of Empire. The Bittereinders rappresenta il culmine della serie, un tuffo nell’ultimo conflitto dell’Era Vittoriana – forse, il più brutale di tutti. È stato registrato nel Willem Twee Studios a Hertogenbosch, nei Paesi Bassi. Lo studio viene descritto come uno spazio eccezionale per la musica elettronica.
Daedelus condivide con i suo fan il senso che la sua musica vuole trasmettere. Tutto parte della seconda guerra boera, raccontata come una battaglia inglesi e olandesi e terminata con un trattato nel 1902. Ciò che però non viene detto, sono le migliaia di vite delle persone di colore che sono state sacrificate sotto il fuoco incrociato dell’Impero. È da questo conflitto che fu coniato il termine ‘campo di concentramento’. Proprio come aveva fatto per Righteous Fists of Harmony e per The Light Brigade, anche per The Bittereinders Daedelus si è preso la libertà di usare fonti sonore moderne a contrasto con uno sfondo dalle sfumature mistiche.