di Francesca Spanò
Avevate mai pensato che il selfie è una pratica antica quasi quanto la navigazione oceanica? Eh sì, perché l’arte di rappresentare se stessi si diffonde nel medioevo, prendendo piede proprio in Europa Settentrionale, e assume completa dignità artistica in periodo rinascimentale.
Il Mauritshuis di Den Haag propone così, dall’8 ottobre 2015 al 6 gennaio 2016, la mostra “Dutch Self-Portraits. Selfies of the Golden Age“, per celebrare gli autoritratti più significativi dell’Età dell’Oro dei Paesi Bassi.
Il “selfie a pennello” rappresenta una delle forme di espressione più efficaci della pittura olandese nel XVII secolo e coinvolge artisti leggendari come Jan Steen, Rembrandt, Carel Fabritius e Gerrit Dou, che saranno infatti esposti all’Aja.
27 dipinti guideranno i visitatori attraverso diversi tipi di autoritratto: il gentiluomo della media borghesia, le pose familiari, le scene di vita e l’artista nell’atto di dipingere, categoria quest’ultima estremamente rappresentata nei Paesi Bassi.
Il visitatore potrà così osservare l’artista nella sua quotidianità professionale e privata. E scoprire come l’arte di “fotografare” se stessi sia cambiata nel corso dei secoli.