I rifugiati minorenni rischiano di diventare una generazione persa a meno che lo standard degli aiuti nelle strutture riservate a coloro che chiedono asilo non migliorino drasticamente. Questo è quanto ha fatto notare l’obusdman.
In un report, Marc Dullaert, ha affermato che il sistema è troppo lento e offre un supporto inadeguato ai bambini che arrivavano in Olanda con problemi psicologici causati dalla triste realtà vissuta nei paesi di provenienza. “In molti paesi i bambini devono aspettare settimane prima di poter andare a scuola sebbene il sistema educativo offra le strutture di cui hanno bisogno” ha detto Dullaert al NOS.
Il ministro dell’istruzione Sander Dekker ha ammesso la scorsa settimana, in una lettera al parlamento, di non sapere quanti dei 12.000 minorenni rifugiati vanno a scuola, ha riportato RTL news. Secondo la legge i bambini dovrebbero iniziare a frequentare la scuola entro settantadue ore dal loro arrivo, ma in pratica questo accade raramente.
Rifugio notturno
Dullaert ha fatto notare che alcuni bambini sono stati costretti a cambiare casa fino a dieci volte in un anno poiché le autorità hanno dovuto lottare per trovare una casa per le loro famiglie. Tutto questo rende difficile la loro sistemazione e la loro integrazione” ha affermato. Alcune famiglie devono aspettare anche due anni per riunirsi e questo causa molti più problemi ai bambini già di per sé vulnerabili.
Dullaert ha espresso alcuni dubbi sulla situazione dei bambini minorenni e orfani che rischiano di essere nel limbo quando arrivano alla maggiore età. Essi potrebbero ritrovarsi in un rifugio notturno di Salvation Army.
Dullaert ha parlato di più tentativi da fare per assicurarsi che i bambini che arrivano dalle zone di guerra siano integrati nella società olandese velocemente in modo che possano vivere una vita normale. “Se noi non investiamo su di loro rischiamo di avere una generazione persa ai margini della società” ha concluso.