ABN AMRO, ING e Rabobank sono strutturalmente coinvolte nella distruzione della foresta pluviale per far posto all’industria dell’olio di palma, nel land grabbing e in sistematiche violazioni dei diritti umani dicono due rapporti presentati dalla ong Milieudefensie lo scorso lunedì.
Le banche olandesi, infatti, finanzirerebbero 14 società che stando all’indagine sarebbero state responsabili di almeno 118 abusi documentati in 9 Paesi, secondo il libro nero di Draw the Line.
Le banche avrebbero investito almeno 4,9 miliardi di euro tra il 2010 e il 2018. Ad esempio, ABN AMRO ha investito in una società che ha distrutto la foresta pluviale in Papua Nuova Guinea mentre un’altra avrebbe impiegato la sistematica intimidazione delle popolazioni locali per allontanarle dal loro paese e acquisire i terreni.
Milieudefensie dedica un rapporto separato alla Liberia, dove ABN AMRO e Rabobank investono in una compagnia asiatica specializzata nella produzione di olio di palma che sarebbe colpevole di reati simili.
“Le banche sanno da oltre quindici anni cosa accade, eppure continuano a investire denaro in queste aziende “, afferma Rolf Schipper di Milieudefensie.
Ma secondo ABN AMRO, dice il programma televisivo Radar, le alternative all’olio di palma sono spesso più dannose e un boicottaggio non è quindi realistico. La banca concorda con Milieudefensie sul fatto che molto deve ancora essere migliorato e afferma di voler imporre requisiti più rigidi ai suoi clienti. L’obiettivo è migliorare il loro approccio ma la banca non intende discutere alcuna sanzione per le aziende.
Rabobank afferma che le società che producono di olio di palma devono essere membri della tavola rotonda sull’olio di palma sostenibile (RSPO) prima di entrare in affari con loro. Tale organizzazione valuta i reclami e, se necessario, impone sanzioni. Se le aziende non rispettano le sanzioni, vengono espulse da RSPO.
Milieudefensie sottolinea, però, che l’adesione alla RSPO non offre alcuna garanzia che le denunce di abuso vengano effettivamente valutate. Ad esempio, secondo l’organizzazione ambientalista in Liberia, i residenti hanno denunciato il land grabbing per sei anni.
Milieudefensie invita i correntisti di queste tre banche a mandare una mail di protesta