Cover pic: Tony Webster from San Francisco, California, CC BY-SA 2.0 <https://creativecommons.org/licenses/by-sa/2.0>, via Wikimedia Commons
Decine di migliaia di olandesi vorrebbero trasferirsi a causa dell’inquinamento dell’aria, secondo l’organizzazione non-profit Longfonds, che studia le malattie e cure polmonari.
“Questo è parecchio preoccupante” dice a De Gelderlander il direttore di Longfonds, Michael Rutgers. Il 12% dei pazienti con problemi polmonari, ossia 144.000 persone, vorrebbe lasciare il luogo in cui vive, secondo l’organizzazione.
Un quarto degli 1,2 milioni di olandesi affetti da malattie polmonari subisce gli effetti negativi di una pessima qualità d’aria. I principali colpevoli, secondo gli interessati, sarebbero le stufe a legna, il traffico stradale, i barbecue e i falò all’aperto.
“L’esposizione al particolato, agli ossidi di azoto e l’ozono può causare o peggiorare il cancro polmonare, l’asma, la BPCO e le malattie cardiovascolari,” spiega Longfonds.
L’organizzazione sostiene che un adolescente olandese su 5 sviluppi l’asma a causa degli alti livelli di ossidi di azoto. In nessun altro Paese europeo questo numero è così alto. Un triste primato per l’Olanda, in cui l’inquinamento in generale è un grosso problema, specie nel Randstad.
Longfonds sta lavorando assieme a vari comuni olandesi per migliorare la qualità dell’aria. A gennaio del 2020, la ministra per l’ambiente, Stientje van Veldhoven ha firmato lo Schone Lucht Akkoord (Accordo Aria Pulita).
Alla firma della ministra si sono aggiunte quelle di 39 comuni e 9 province. Oggi, il numero dei comuni è salito a 56 e le province ad 11. “Solo insieme possiamo lavorare per un’aria più pulita per i nostri figli,” dice Rutgers di Longfonds.
Questo accordo è un impegno a migliorare costantemente la qualità dell’aria in modo che ci sia un miglioramento di salute del 50% tra il 2016 e il 2030. “Porterebbe ad una vita più lunga, sana e di migliore qualità per tutti,” ha dichiarato la ministra Veldhoven mentre firmava l’accordo.