L’accordo sull’Ucraina, raggiunto la settimana scorsa da Mark Rutte con l’UE, non verra appoggiato dal Christian Unie, una piccola formazione cristiana con rappresentanti eletti tanto alla Camera quanto al Senato.
Se l’appoggio del partito confessionale può non essere determinante alla Tweede Kamer, lo è invece al Senato: sulla base deim, i 3 senatori del CU potrebbero essere l’addio definitivo dell’Olanda al controverso Trattato di Associazione.
VVD, PvdA e GroenLinks hanno dato il via libera, insieme ad un gruppetto di “Responsabili” -alcuni senatori di diverse formazioni, che da due anni assicurano all’esecutivo di Rutte la sopravvivenza- ma insieme non superano i 36 seggi, mentre ne servirebbero 38.
I cristiano democratici del CDA e il partito dei pensionati, 50 plus, che insieme raggiungono quota 14 seggi non è chiaro cosa abbiano in mente. Anche gli altri cristiano-confessionali, il movimento SGP, sono orientati per il no.