MH17 Il “No” di Putin a Rutte sul Tribunale ONU per giudicare i colpevoli del disastro aereo

Oggi cade l’anniversario del disastro aereo del MH17, avvenuto nei cieli del Donetsk Oblast il 17 luglio 2014, quando l’aeromobile della Malaysia Airlines con a bordo 298 persone, in partenza da Amsterdam e diretto a Kuala Lumpur, cadde vicino a Grabovo nell’Ucraina controllata dai separatisti filorussi.

Dieci giorni fa l’Olanda, assieme ad Australia, Belgio, Malesia e Ucraina, aveva chiesto alle Nazioni Unite l’istituzione di un tribunale speciale internazionale per giudicare gli eventuali colpevoli del disastro. Ma una nota ufficiale del Ministero degli Affari Esteri russo, rilasciata a margine di un incontro con gli ambasciatori degli stati coinvolti, ha fatto sapere che la Federazione non appoggerà la richiesta.

Le motivazioni? Secondo i diplomatici del Cremlino le investigazioni sul MH17 sarebbero avvenute senza il coinvolgimento di esperti russi e senza implementare correttamente la Risoluzione ONU 2166, la quale prevedeva una commissione investigativa indipendente sulla vicenda.

Senza il voto della Russia, il tribunale non si farà. E, riporta Nrc, Rutte avrebbe telefonato proprio ieri a Putin per un ultimo tentativo di persuasione. Il premier russo avrebbe però definito l’idea al momento “controproduttiva”. La posizione del Cremlino è infatti piuttosto rigida: un tribunale internazionale, capitolo VII della carta ONU, deve avere giurisdizione su questioni che minacciano “la pace e la sicurezza internazionali”, ma secondo i Russi non sarebbe questo il caso.

Il ministro degli esteri Lavrov, poi, sempre nella nota ufficiale ha citato disastri precedenti (i voli Iran Air 655 e Siberia Airlines 1812) sui quali nessuno ha mai richiesto l’intervento della giurisprudenza internazionale; e chiuso polemicamente l’intervento definendo “costose e inefficaci” strutture come i Tribunali penali internazionali per l’ex-Jugoslavia (ICTY) e per il Ruanda (ICTR)

Del resto la posizione ufficiale russa è sempre stata quella del “non coinvolgimento”, dato che ad abbattere il MH17 sarebbero stati ribelli separatisti e non forze governative del Cremlino. Per tutti questi motivi, insomma, Putin ha fatto capire al premier Rutte che, almeno per quanto riguarda la Russia, questo Tribunale “non s’ha da fare”.

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