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Meral, la lacerazione di una famiglia turco-olandese nel romanzo di Froukje Santing

CoverPic@PersianDutchNetwork | Wikimedia | CC 3.0

Froukje Santing  ha studiato l’Islam nel mondo moderno all’Università di Amsterdam e Religioni del mondo a Leida, ha vissuto in Turchia per diciassette anni e vi ha lavorato come corrispondente per Radio 1 e NRC. Oggi lavora come scrittrice, pubblicista e giornalista per il Groene Amsterdammer. Ha pubblicato due libri di saggistica e ora ha intrapreso la strada letteraria con il suo primo romanzo Meral.

Il romanzo è dedicato a una famiglia turco-olandese ormai divisa. La protagonista, Meral Kaya, un medico di base, è impegnata nella vita così come nel lavoro, ma il suo matrimonio con Bilal, che ha sposato a 26 anni, vacilla. Eppure, fa tutto il possibile per mantenere la pace in casa, forse troppo. Tra Meral e Bilal emergono enormi differenze, come scrive Anne-Rose Hermer su de Kanttekening.

A poco a poco, Bilal si sente attratto più dalla figura del presidente turco Erdogan che dall’intraprendenza di sua moglie. “Tu vuoi una donna moderna, ma non troppo moderna”, rimprovera Meral al marito.

Bilal impone al figlio valori e precetti tradizionali. Ismail così scappa di casa e si unisce al movimento dello studioso islamico Fethullah Gülen, sospettato da Erdogan di aver istigato il golpe del 2016 e da allora considerato suo acerrimo nemico.

Il comportamento assertivo di Bilal mostra una notevole discrepanza con quello di Meral. “Le nuove generazioni sono sempre più istruite. Allo stesso tempo, con il mio libro, volevo anche restituire un po’ di rispetto alla prima generazione, che ha avuto un ruolo importante nella società olandese, ricorda Santing. “Grazie alla loro saggezza e perseveranza si è passati da una generazione di analfabeti all’istruzione universitaria. Hanno preparato la strada ai figli che ora sono avvocati, giornalisti o medici.”

Un’intera gamma di colori

Alcuni corrispondenti sanno tutto della situazione politica del paese in cui lavorano, ma quasi nulla dei suoi abitanti. Nei diciassette anni in cui è rimasta in Turchia, Santig ha imparato anche a conoscere la gente. “Parlo e ho parlato con diversi gruppi. Curdi, armeni, sostenitori e oppositori di Erdogan, e così via. Come giornalista ho sempre un alibi per continuare a vedere l’intera gamma di colori”.

Santing vuole dimostrare che un Paese è molto più del suo leader. “Cosa sanno le persone che pensano di sapere tutto di Erdogan, della piccola minoranza rimasta? La metà dei turchi che vivono nei Paesi Bassi va alle urne e la metà di loro vota per Erdogan. Cosa sappiamo del gruppo che non voterà qui e quindi non parteciperà alle elezioni in Turchia? Pensano di appartenere ai Paesi Bassi? O hanno altre ragioni per restare a casa?”

Nel romanzo la religione gioca diversi ruoli. Come medico, Meral vuole innanzitutto essere presente per i suoi pazienti, e crede che la religione sia qualcosa di personale. D’altra parte, nota nella sua pratica generale, i cambiamenti in corso. La religione è diventata mezzo di ribellione contro l’Occidente; così Santing intreccia finemente gli sviluppi sociali nella storia.

 

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