Se la vice-ministra ai trasporti Stientje van Veldhoven riuscirà nel suo intento, nei prossimi cinque anni circa due milioni di viaggi tra Paesi Bassi e le vicine città europee verranno effettuati in treno piuttosto che in aereo.
Un piano simile farebbe risparmiare 13.000 partenze e atterraggi su Schiphol. Lo ha comunicato la Ministra dopo aver pubblicato un nuovo documento riguardante il potenziamento delle ferrovie.
I partiti d’opposizione, i gruppi ambientalisti e il capo delle ferrovie dello stato NS hanno chiesto infatti che venga investito maggiormente nel sistema ferroviario. L’Eurostar ha inaugurato la tratta diretta Londra – Amsterdam proprio quest’anno.
Stando alla ricerca del dipartimento per la mobilità (KIM), sono cinque le città in cui il servizio ferroviario è equiparabile se non migliore a quello offerto dalle compagnie aeree: Londra, Parigi, Bruxelles, Francoforte e Dusseldorf.
KIM ha visitato 13 città dotate di aeroporti nel raggio di 800km da Amsterdam. I ricercatori hanno concluso che dal 2030, 1,9 milioni di voli potranno essere rimpiazzati da viaggi in carrozza, a patto che i tempi di percorrenza a terra vengano ridotti e sia incrementata la frequenza dei treni. Circa tre quarti dei viaggi totali potrebbero partire da Londra.
La ministra spera che il risultato possa essere raggiunto in tempi brevi: i Paesi Bassi non sono i soli a essersi resi conto della necessità di ridurre l’affollamento dei cieli.
Van Veldhoven è pronta ad accordarsi con i governi e le compagnie ferroviarie per ridurre il numero di fermate dei treni internazionali. Per scoraggiare il ricorso agli aerei è in cantiere anche la possibilità di aumentare le tasse di viaggio.