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Maxi operazione globale contro “furto di identità”, arrestate 17 persone in Olanda. 50mila le vittime

Un’indagine globale sui criminali informatici ha portato la polizia a rivelare una forma avanzata di frode d’identità: con i dati in vendita online, i criminali possono impersonare le loro vittime. Nei Paesi Bassi, decine di migliaia di persone sono in grave pericolo, avverte la polizia.

L’operazione “Cookie Monster”, che solo in Olanda ha portato all’arresto di 17 persone, in giro per il mondo ha visto ben 200 retate e 119 arresti, dice NOS:  i reati contestati sarebbero furto di conti bancari, furto di monete crittografiche, profili di social media rubati, truffa a persone o aziende, attraverso la sottrazione di dati personali.

I dati rubati erano in vendita sul sito web Genesis Market, che da allora è stato messo offline dall’FBI: solo li, sono stati scambiati non solo i dati di accesso di circa due milioni di persone, ma anche la loro “impronta digitale online”, un insieme di dati che rende un utente davvero unico, dice NOS.

“Normalmente vengono rubati solo un nome di accesso e una password per un sito, ora sono stati rubati molti più dati”, afferma Ruben van Well della squadra crimini informatici della polizia di Rotterdam. “Tutti quei dati potrebbero essere utilizzati da un sospetto per commettere una frode.”

Il sito web conteneva dati in vendita da 50.000 olandesi e la polizia sta cercando di indagare quanti casi possano essere fatti risalire alla frode. In tutto il mondo, circa 40.000 “membri” hanno avuto accesso al sito: il prezzo dei dati rubati variava da 70 centesimi a poche centinaia di dollari per set, a seconda della quantità di credenziali e della completezza dell’impronta online. Un algoritmo determinava  il prezzo.

La polizia suggerisce a tutti di utilizzare la verifica a più livelli.

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