Il ministro Stef Blok, intervenendo alla camera sui sanguinosi fatti accaduti nei Territori palestinesi durante la cerimonia di apertura dell’ambasciata USA a Gerusalemme, ha annunciato che il governo olandese non convocherà -a differenza di quanto ha fatto l’esecutivo belga- l’ambasciatore israeliano per chiedere conto del comportamento dell’IDF contro i manifestanti palestinesi.
Secondo Blok c’è bisogno prima di un’indagine e se da un lato Israele ha probabilmente usato la forza in maniera eccessiva, dall’altra ha diritto di difendersi.
Di diverso avviso l’opposizione: Sadet Karabulut, deputata SP, ha citato le affermazioni di Amnesty International secondo la quale quello di lunedi è stato un “crimine di guerra” contro i palestinesi. Critico anche il D66, partito di centro-sinistra al governo: l’esercito israeliano ha compiuto un “bagno di sangue nel prigione a cielo aperto di Gaza”.
Per l’opposizione il governo si nasconde dietro un’improbabile indagine del governo israeliano per non dover prendere posizione.
Duro intervento anche da Denk