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Mascherine e dancefloor a scompartimenti: il Bitterzoet di Adam immagina il distopico clubbing-corona

Source pic: YT screenshot @BitterzoetAmsterdam

Immaginate la riapertura dei locali nel post-corona: come si potrà mantenere la distanza di 1,5m garantendo, allo stesso tempo, che club e locali in generale posano proseguire con la programmazione e con le serate? Il Bitterzoet di Amsterdam, una delle più note venue underground del centro ha pubblicato un video ironico -ma sinistro- girato all’interno, che immagina un’evento nel post-corona.

Tra bracci estendibili per afferrare oggetti senza contatto, mascherine e scompartimenti riservati, l’immagine distopica del club del futuro, potrebbe sembrare più un incubo che non una serata di divertimento. Per un locale come il Bitterzoet, con una capienza di 280 persone, la regola del distanziamento significherebbe appena 21 ospiti per volta.

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