La polizia olandese ha eseguito talmente alla lettera il dettato della legge da aver arrestato ogni manifestante del blocco organizzato da Extinction Rebellion che ha potuto fermare. Secondo NOS il bilancio di sabato si conclude con un record: 768 attivisti di Extinction Rebellion sono stati arrestati per il blocco autostradale a L’Aia.
Livestreamer @NLRebellion interviewt journalist die aangehouden is door @POL_DenHaag…
Klaag bij hoofdofficier van justitie Michiel Zwinkels van @OM_DenHaag via m.zwinkels@om.nl….
#ExtinctionRebellion #A12 pic.twitter.com/HbxFN3JKXU
— Frank van der Linde (@frankvdlinde) January 28, 2023
Secondo Amnesty International, tanta sarebbe stata la foga di arrestare i presenti che per molti non era chiaro i motivi per i quali fossero finiti in carcere.
Secondo la polizia, i due manifestanti detenuti in maniera preventiva sono stati arrestati “per aver compiuto atti preparatori”. Un totale di 12 dei 768 attivisti sono stati arrestati per quel reato. La politie sostiene che il reato compiuto dagli ambientalisti sarebbe l’aver disobbedito all’ordine di lasciare l’autostrada.
Wow! 🙌 Met honderden en honderden mensen staan we op de A12. We worden alleen maar luider. 📣 @MinisterKenE, #StopFossieleSubsidies! @NLRebellion pic.twitter.com/yRYmiDzPfU
— Maarten de Zeeuw (@maarten_dezeeuw) January 28, 2023
I manifestanti avevano striscioni e cartelli con testi come: “Sosteniamo il diritto di protestare”, “Andate a fare qualcosa di meglio con tutti quei soldi” e “Arrestate i veri truffatori del clima”.
L’organizzazione per i diritti umani Amnesty International afferma che ai suoi osservatori è stato concesso “tutto lo spazio” che spetta al suo ruolo durante le manifestazioni. Il portavoce definisce il numero di arresti “non sorprendente” data la grande folla che c’è stata sabato.
Amnesty fa notare che anche i giornalisti sono stati arrestati. “Non è stato chiaro per molto tempo su quali basi le persone fossero state arrestate. La comunicazione al riguardo poteva essere migliore”.