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Una piazza Dam stracolma per protestare contro il razzismo e la violenza della polizia, in solidarietà con la comunità afroamericana, da giorni in rivolta per la morte di George Floyd. Gli organizzatori sono diversi collettivi di attivisti, da Black Queer a Kick Out Zwarte Piet: la loro protesta è in solidarietà con gli USA ma anche a sostegno della comunità olandese di origine africana-caraibica e surinamese.
Nonostante fosse atteso qualche centinaio di manifestanti, il numero di gran lunga superiore ha reso impossibile mantenere il metro e mezzo di distanza previsto dalle norme sul corona. Molti presenti indossavano una mascherina.
Secondo il comune non sarebbero state elevate multe: la circostanza era importante, come ha detto la sindaca, che ha fatto affidamento sulla responsabilità individuale dei manifestanti. Scatenati i partiti di destra ed estrema destra che hanno criticato l’approccio, paragonando la differenza di trattamento dei manifestanti rispetto all’horeca:
Burgemeester #Halsema heeft lak aan de 1.5 meter-afstand-regel voor de demonstranten in #Amsterdam.
Twee conclusies:
– niemand in Nederland kan nu nog worden verplicht zich aan de anderhalve-meter-regel te houden.
– Halsema moet aftreden. pic.twitter.com/U5TqGhcTrd
— Geert Wilders (@geertwilderspvv) June 1, 2020
Anche il leader del VVD si domanda perchè non sia stata sciolta la manifestazione:
De een ziet het voortbestaan van zijn bedrijf bedreigd.
Een ander kan haar demente moeder niet bezoeken.
Onze kinderen kunnen opa en oma niet knuffelen.
En soms moet je een demonstratie stoppen omdat het te druk wordt.
We zouden dit allemaal samen doen. #Amsterdam— Klaas Dijkhoff (@dijkhoff) June 1, 2020
Per Maurice van den Bosch, presidente del consiglio di amministrazione dell’ospedale OLVG di Amsterdam, il coronavirus potrebbe ricominciare a diffondersi perché non è stata mantenuta alcuna distanza durante la manifestazione. Secondo lui, la protesta non doveva essere autorizzata.