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Manca il gas russo, l’Olanda ricomincia a bruciare carbone

Tony Webster from San Francisco, California, CC BY-SA 2.0 <https://creativecommons.org/licenses/by-sa/2.0>, via Wikimedia Commons

Il governo olandese farà funzionare di nuovo le centrali elettriche a carbone nel prossimo futuro: fonti all’Aia confermano che il governo ha optato per questo scenario, per evitare che le famiglie vengano lasciate al freddo questo inverno. Il ministro Jetten, dice NOS,   annuncerà di più in una conferenza stampa alle 17.30 di lunedi 20 giugno.

La conferenza stampa riguarderà anche ciò che sta accadendo con il gas di Groningen: in precedenza, il sottosegretario  Vijlbrief ha affermato che il rubinetto di Groningen si aprirà solo se è in gioco la sicurezza. Ad esempio, se in Olanda o nei paesi vicini l’approvvigionamento energetico negli ospedali e nelle case di cura è in pericolo, Groningen sarebbe un’opzione “nucleare” per il governo.

L’esecutivo risponde con la riaccensione delle centrali elettriche al pacchetto di misure di emergenza adottate dal governo tedesco per riportare le scorte di gas a norma entro l’inverno. Un terzo del gas tedesco proviene dalla Russia e il paese vicino si aspetta problemi ora che lGazprom ha annunciato a maggio che avrebbe in gran parte chiuso il rubinetto del gas in Europa. La Germania farà quindi funzionare più velocemente le centrali a carbone e chiederà all’industria di consumare meno gas per compensare le carenze.

Rispetto alla Germania, i Paesi Bassi dipendono meno dal gas russo, ma vogliono comunque adottare misure in tempo per riportare le scorte di gas allo standard prima dell’inverno. Il problema aggiuntivo è che le tre centrali a carbone olandesi non possono essere semplicemente riaccese: la legge stabilisce che le centrali elettriche a carbone olandesi possono funzionare a un massimo del 35% della loro capacità al fine di limitare le emissioni di CO2.

Dopo la decisione radicale di Gazprom a fine maggio, spiega NOS, i partiti della coalizione CDA e VVD hanno già esortato a modificare la legge il prima possibile, in modo che le centrali a carbone olandesi possano produrre rapidamente al di sopra del massimo legale, se necessario. “Non ci è permesso giocare alla roulette russa con la sicurezza del gas”, ha affermato con enfasi il deputato VVD Erkens.

I liberal democratici del D66 non erano d’accordo con CDA e VVD e non voleva parlare di centrali elettriche a carbone a causa delle emissioni di CO2 extra ma alla fine, fonti governative di NOS, sostengono che il partito abbia ceduto.

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