Mitch Henriquez morto per violenze della polizia

Lesione della laringe, trauma cranico, frattura del setto nasale e contusione ai testicoli: questo l’esito dell’autopsia all’arubano Mitch Henriquez, morto la scorsa estate a Den Haag dopo un fermo di polizia. Lo ha reso noto Gerald Roethof, avvocato della famiglia, nel corso del programma televisivo Pauw commentando l’esito della perizia ordinata dal Pubblico Ministero (OM) al Rijksrecherche.

Nel rapporto di servizio, redatto dal reparto della polizia di Den Haag che aveva fermato l’uomo si legge, tra i motivi dell’arresto, “ubriachezza molesta, disturbo all’ordine pubblico e minacce”. Henriquez, in stato di alterazione da alcol, venne arrestato durante un festival perché sospettato di avere con sé un’arma da fuoco.

Lo scherzo poco felice gli è costato la vita e un filmato amatoriale ha incastrato gli agenti: la versione iniziale, un malore accusato durante il trasporto in carcere, è stata smentita dalle immagini che ritraggono la Politie mentre si accanisce sull’uomo esanime.

5 agenti sono stati sospesi dal servizio e rischiano ora un procedimento penale.

Secondo l’avvocato della famiglia, il pubblico ministero avrebbe adottato un approccio irrituale: sottomettere indagini in parte svolte dai legali come pre-requisito per il rinvio a giudizio. Tale scelta, ha criticato il legale, rischia di dilatare fino a 3 anni i tempi per la chiusura del caso. “Mai visto nulla del genere in un caso di morte violenta” ha sostenuto infine Roethof.

La morte di Mitch Henriquez ha causato tre notti di scontri a Den Haag e oltre 100 arresti.

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