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Magazzini NL pieni di vaccini ma il programma va a rilento

Due settimane dopo la prima iniezione, nei Paesi Bassi sono state somministrate circa 75.000 dosi di vaccino Covid ma centinaia di migliaia di scorte, giacciono ancora in magazzino, dice NOS.
Ad Oss sono stoccate circa 400.000 dosi, principalmente vaccini Pfizer-BioNtech, ma anche 13.000 dosi Moderna. Ma attualmente è stato utilizzato solo il 15% dei vaccini forniti.

Da quando è stata somministrata la prima iniezione il 6 gennaio, le prime dosi sono state somministrate a circa 40.000 operatori sanitari in terapia intensiva e 30.000 dipendenti di case di cura. Da ieri anche alcune migliaia di residenti in case di cura hanno ricevuto le prime dosi.

Perché non si può andare più in fretta? Secondo RIVM, l’intero stock disponibile è già destinato a qualcuno. E per quanto i numeri sembrino importanti è necessario considerare che oltre alla dose, va iniettato anche il richiamo; quindi, il numero reale si dimezza. Con l’eccezione del vaccino di Moderna, che può essere somministrato tutto in una volta.

RIVM non vorrebbe esaurire le scorte e per questa ragione, non accelera i programmi di vaccinazione. Un altro modo per vaccinare più persone con le dosi attualmente disponibili sarebbe ritardare la seconda dose, come in UK, ma EMA sconsiglia di posticipare la seconda iniezione; l’effetto del vaccino con un tempo più lungo tra le iniezioni non è stato ancora adeguatamente studiato. Il ministero ha chiesto al Consiglio della Salute e all’OMT un parere sulla possibilità di posticipare la seconda iniezione.

Ma il mondo scientifico è diviso: le ditte farmaceutiche lavorano a ritmo serrato ma usare le “prime dosi” come iniezione unica, nella certezza che altre forniture arriveranno immediatamente, non sembra essere un azzardo ragionevole, pensano alcuni: Anke Huckriede, professoressa di vaccinologia a Groningen, dice a NOS di essere contraria all’ipotesi.

Al ritmo attuale, ci vorrà del tempo prima che le persone più vulnerabili vengano vaccinate, soprattutto perché in molte strutture residenziali sono necessari preparativi, dice NOS.

 

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