Riceviamo e volentieri pubblichiamo:
Gentile Redazione,
sono l’autrice dell’articolo ” I rifugiati in Olanda pretendono alloggi di lusso…” e solo ora ho letto la reazione di un vostro collaboratore, Massimiliano Sfregola. Vorrei precisare che abito nei Paesi Bassi da 33 anni ed ogni mattina, da quando collaboro come corrispondente per varie testate del mio Paese d’origine, leggo i maggiori quotidiani internazionali. In lingua originale, ovviamente. Non so dove Lei abbia letto le notizie che contestano le mie, pubblicate dal quotidiano Libero. Tuttavia voglio precisare che ciò che ho scritto corrisponde alla realtà. Il titolo, come ben sa, non viene mai composto dal giornalista autore del pezzo; in generale non lo condividiamo perchè si sforza di essere sensazionale o troppo d’impatto per invitare alla lettura dell’articolo. Spero che questo mio commento venga pubblicato, considerato che non sono riuscita ad inserirlo sotto al vostro articolo. Nella mia pagina di wikipedia potete leggere il mio curriculum professionale e anche nel mio sito. Una cosa è certa: mai e poi mai ho scritto o riportato ( in 40 anni di professione), notizie senza essermi documentata prima, averle confrontate, spesso via interviste. Contrariamente a quanto si fa in Italia, dove si pubblicano varie bufale sull’Olanda, prese da notizie di agenzie e di persone che non parlano una sola parola della lingua olandese.
Cordiali saluti dai Paesi Bassi,
Maria Cristina Giongo
La replica
Mi pare di capire dall’intervento che la signora Giongo non abbia probabilmente colto il fatto che 31mag scrive di Olanda… dall’Olanda. I nostri pezzi, tanto quelli originali quanto quelli rilanciati dalla stampa olandese, sono confezionati e pubblicati da collaboratori che vivono nei Paesi Bassi. Questo per dire che le nostre fonti sono spesso, quando possibile, di prima mano.
Nel caso dei vluchtelingen, chiunque abbia seguito 31mag dalla sua nascita (appena due mesi fa) sa bene quanto capillare sia stata, fino ad oggi, la copertura da parte nostra delle drammatiche vicende che riguardano i rifugiati in Olanda; abbiamo seguito lo sgombero del vluchtgarage in diretta, realizzato un video-reportage all’interno e per offrire pareri tecnici completi e dettagliati ai nostri lettori, abbiamo chiesto ad una giurista esperta in diritti umani ed alla responsabile migranti di Amnesty International di scrivere degli interventi per noi che spiegassero la complessa situazione in corso. Sul tema non siamo certamente equidistanti ma nessuno può contestarci il rigore nell’indagine
https://www.31mag.nl/category/politica/rifugiati/
Dubbie appaiono invece le fonti a sostegno del ragionamento della signora Giongo: quando il sindaco di Amsterdam Van der Laan avrebbe offerto un alloggio temporaneo a tutti? Da dove esce, poi, che il vluchtgarage sarebbe stato “occupato due giorni prima”quando invece lo stabile, occupato lo era dal 2013? Avrebbe visto con i suoi occhi, la signora Giongo, “cittadini impietositi che portavano acqua e cibo ai migranti” quando un’associazione di diritto olandese, la stichting “We are here to support” svolge un lavoro quotidiano di raccolta fondi e generi alimentari in loro conto? Ed è proprio sicura la giornalista, che la polizia abbia invitato i migranti a recarsi nei centri d’accoglienza dai quali erano stati espulsi? Noi eravamo li e abbiamo visto cose diverse da quelle che la signora ha raccontato nel suo pezzo. Contestiamo tanto la ricostruzione (perchè parlare di alloggi di lusso quando la questione è il “bbb”?) quanto le conclusioni. Il nostro, tengo a precisarlo qualora non fosse sufficientemente chiaro, è un legittimo esercizio del diritto di critica. Documentato e ragionato.
Massimiliano Sfregola
Pic: Own Source