Loon op Zand, ritirata la “scorta” a bambini diversamente abili

“Non si è mai troppo sicuri” è oramai un mantra. Le preoccupazioni aumentano, poi, se canali mediatici e personalità politiche sfruttano a proprio piacimento la leva della paura, raccontando un’Europa sotto assedio e a rischio invasione.

Capita così che un piccolo paesino vicino Tilburg, Loon op Zand, organizzi una specie di “scorta” ai ragazzi con disabilità che ogni giorno si dirigono a scuola. Non per proteggerli dalle insidie del traffico automobilistico, ma perché la strada che porta all’istituto di Waalwijk passa vicino a un centro dove, da tre mesi, sono ospitati circa 1200 rifugiati.

Il Comune, racconta un portavoce a RTL, aveva organizzato il servizio a seguito delle rimostranze di alcuni genitori, preoccupati per la sicurezza dei piccoli. Ma su 60 giovani studenti, appena sei hanno usufruito della “scorta” e, passata la prima settimana, anche le loro famiglie hanno deciso di farne a meno.

A Loon op Zand hanno infine deciso di fare marcia indietro, cancellando l’atipico programma di protezione. E, nonostante lo spirito dei tempi, le paure nei confronti del centro per richiedenti asilo si sono forse attenuate.

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