Tony Webster from San Francisco, California, CC BY-SA 2.0
L’Olanda concede molte più agevolazioni fiscali alle imprese per l’uso di petrolio, gas e carbone di quanto si pensasse: le cosiddette sovvenzioni fossili ammontano a una cifra annua compresa tra 39,7 e 46,4 miliardi di euro, secondo i documenti trapelati per il giorno del Prinsjesdag del Ministro del Clima Rob Jetten, dice NOS.
Il ministero aveva precedentemente stimato un importo di 4,5 miliardi di euro, mentre le organizzazioni ambientaliste avevano calcolato un importo di 37,5 miliardi di euro.
Negli ultimi tempi c’è stata una forte discussione su questi sussidi, sostanzialmente regimi finanziari che favoriscono l’uso di combustibili fossili: spesso, con l’aumento dell’uso di petrolio, gas o carbone, si paga relativamente meno tasse. Sono coinvolte grandi aziende siderurgiche, imprese di navigazione, l’orticoltura in serra, le centrali a carbone e le raffinerie di petrolio. Le compagnie aeree in Olanda, ad esempio, non pagano tasse sul cherosene e ciò porta loro un guadagno annuo di oltre 2 miliardi di euro, secondo i documenti riservati e pubblicati dalla stampa olandese.
Le organizzazioni ambientaliste, come il movimento Extinction Rebellion stanno bloccando da otto giorni l’A12 proprio per chiedere lo stop a queste sovvenzioni: la maggioranza della Tweede Kamer (la camera bassa del parlamento olandese) e il ministro dimissionario Jetten sono favorevoli alla riduzione dei sussidi ma ci sono discussioni sul ritmo e sulle modalità di attuazione. Inizialmente, Jetten voleva limitarsi ad elencare questi sussidi, senza adottare attivamente alcuna misura.
Il documento è principalmente descrittivo e Jetten non presenta ancora un piano d’azione, tuttavia sembra evidente che la strada della riduzione dei sussidi è senza ritorno.