I paesi europei dovranno presto fare i conti con il deficit nel fondo sul cambiamento climatico, lasciatdagli dall’addio degli USA, all’Accordo di Parigi, ha dichiarato il ministro degli Affari esteri olandesi Sharon Dijksma al Volkskrant.
I Paesi Bassi raddoppieranno la donazione al fondo intergovernativo sul cambiamento climatico portandolo a 100.000 euro, ha detto Dijksma, invitando gli altri paesi a fare altrettanto. La Germania, ha detto Dijksma, ha già accettato.
Anche se gli importi sono relativamente modesti, hanno un grande significato simbolico, ha aggiunto Dijksma al giornale. “Dimostrando che l’Europa si sta assumendo seriamente le proprie responsabilità”.
L’IPCC, istituito nel 1998, fa parte delle Nazioni Unite e mira a costruire una visione oggettiva e scientifica sul cambiamento climatico e riguardo i suoi impatti politici ed economici. Queste relazioni costituiscono la base dell’accordo 2015 sul cambiamento climatico firmato dai leader mondiali a Parigi.
Molte città e stati americani hanno già affermato che continueranno ad essere coinvolti, nonostante la decisione del presidente Donald Trump di ritirare la federazione. Gli Stati Uniti sono stati i maggiori donatori al fondo IPCC, con un contributo di circa 1,8 milioni di euro l’anno.
Il piano di Dijksma sarà discusso al prossimo Consiglio europeo nel Lussemburgo, scrive il Volkskrant.