Solo metà dei bambini che frequentano una scuola elementare in Olanda sono esposti a una seconda lingua, mentre in Europa l’82% dei giovani scolari impara almeno una lingua straniera (solitamente l’inglese) e un milione impara due lingue.
Un “gap”, quello olandese, che allinea i Paesi Bassi a Portogallo, Belgio e Slovenia, unici Paesi con meno allievi bilingue dell’Olanda.
Da quest’anno il parlamento ha introdotto “l’opzione lingua” per le scuole: la possibilità, su base del tutto volontaria, di tenere il 15% delle lezioni in inglese, francese o tedesco. Tutte lingue che la ministra dell’Educazione Sander Dekker ha definito fondamentali per il Paese in termini di competitività.
Ad oggi, una ventina di basisscholen ha dato vita a corsi sperimentali bilingue.