“È normale che la vaccinazione inizi così lentamente?”, si chiede lo storico Han van der Horst in un suo post sul blog che cura su Joop? Ieri, l’ex direttore RIVM Roel Coutinho ha polemizzato con l’attuale gestione dell’emergenza, e con l’enorme ritardo nell’avvio del programma di vaccini, definendo la situazione “vergognosa”.
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Soprattutto, Coutinho, durante il programma Nieuwsuur, ha criticato la decisione di iniziare con i sanitari e non con i gruppi a rischio; la ragione per quest’ordine è che de Jonge, semplicemente, non può partire dalle case di cura perché non c’è tempo per organizzarle.
“…siamo un piccolo paese ma stiamo tutti meglio del resto del mondo”, dice con sarcasmo van der Horst. “Questo è il motivo per cui tutti sono ansiosi di venire a vivere in questo paese sovraffollato, pieno di rane, di cui le persone sono giustamente gelose. Questo è il miraggio, la realtà sembra diversa da secoli.”
Secondo van der Hors, il mito dell’Olanda efficiente è appunto un mito: “l’incendio del caffè a Volendam e l’esplosione di una fabbrica di fuochi d’artificio nel mezzo di un quartiere popolare a Enschede. Avevamo sempre pensato che simili disastri avvenissero a Lima o Bangkok, ma non nella nostra terra di regole sensate e norme di sicurezza, attuate da funzionari competenti e incorruttibili. Si è trattato di un grave errore di calcolo, così come avvenuto con la cosiddetta eccellente supervisione delle banche poteva prevenire una crisi finanziaria”.
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In realtà, dice lo storico, le banche hanno quasi mandato in fallimento il paese, salvato poi dall’allora ministro delle Finanze Wouter Bos.
E così l’alta velocità, la linea Noord-Zuid ad Amsterdam e tanti altri casi di sforamento di budget e ritardi nell’esecuzione, sarebbero “la norma per i grandi progetti infrastrutturali nei Paesi Bassi, come è stato dimostrato, ad esempio, dalla conversione della linea ferroviaria tra Rotterdam e Hoek van Holland in metropolitana”.
I governi Rutte, inoltre, sarebbero da tempo occupati a demolire il patrimonio immobiliare pubblico, portando ad una “carenza di alloggi nel paese, paragonabile solo a quella avvenuta nel periodo immediatamente successivo alla liberazione, nel 1945”. E così con l’ambiente, dice ancora van der Horst: l’attuale politica ambientale è stata decisa dal tribunale, non dalla politica.
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E ancora, lo scandalo dei sussidi, venuto a galla solo grazie all’impegno di due parlamentari: ” Il trasferimento dell’assistenza ai giovani ai comuni ha portato a un rapido deterioramento della qualità. Anche l’assistenza agli anziani – un tempo l’orgoglio dei Paesi Bassi – ha subito misure simili. Il numero di senzatetto è più che raddoppiato negli ultimi dieci anni. Più di un milione di persone vive al di sotto della soglia di povertà. La politica del debito è controproducente, così come le misure per ridurre il numero di lavori flessibili e di contratti temporanei sul mercato del lavoro”, prosegue lo storico.
E poi l’istruzione: 1/4 dei quindicenni che “non ha imparato abbastanza a leggere correttamente per interpretare correttamente lettere e testi di qualsiasi tipo è più che raddoppiando in vent’anni. A scuola, la metà degli studenti pensa che leggere sia inutile. Imparare a fare conti a memoria anche con risultati corrispondenti. Anche l’istruzione è in crisi”.
Quindi lo smantellamento degli enti pubblici settoriali, a favore di competenze appaltate esternamente a manager, basato “sull’idea sbagliata che la gestione di aziende e servizi governativi sia una professione in sé che puoi gestire con una laurea in economia aziendale o pubblica amministrazione”, con il moltiplicarsi di ruoli aziendali. E di efficienza che ha sostituito l’efficacia.
In un settore, però, le cose andrebbero a gonfie vele: nella produzione di qualunque tipo di droga. “La polizia e la pubblica accusa a volte portano casi spettacolari in tribunale, ma in realtà non intaccano nulla con le loro indagini”.
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Ma il caso più lampante è quello della salute: il sistema sanitario scricchiola quando, per qualsiasi motivo, diverse migliaia di pazienti in più del solito si concentrano a livello nazionale. Ciò è dovuto a una serie di “riforme”, che sono state attuate sotto il motto dell’efficienza.
Alla luce di tutto ciò, non è sorprendente, ma è del tutto naturale che la somministrazione di vaccini Covid tardi ad iniziare: è la normalità dei Paesi Bassi. “Roel Coutinho ha torto: l’Olanda non è un paese ben organizzato. Non più da molto tempo.”