Ora devono essere prese misure per proteggere meglio i lavoratori migranti, per i quali non possiamo aspettare un nuovo governo, dice Emile Roemer, presidente del Aanjaagteam Bescherming Arbeidsmigranten, associazione di tutela dei lavoratori migranti, dopo la scoperta di cinquanta rumeni trovati in condizioni spaventose a Linne, nel Limburgo.
“Ho pensato: eccone un altro”, ha detto Roemer nel NOS Radio 1 Journal. “Questo non è un incidente: succede sempre. E penso che succedano molte cose che ancora non sappiamo”.
Secondo Roemer, tale negligenza può essere riscontrata in tutto il paese. Il problema nel rilevarlo è che spesso i lavoratori migranti non sono registrati o hanno fornito l’indirizzo del proprio paese. “Se non sappiamo dove vivono le persone, non possiamo controllare o applicare le regole. Allora sono alla mercé di chi specula sugli alloggi e delle agenzie di collocamento”.
A Linne, secondo il comune, “troppe persone sono state sistemate in uno spazio troppo piccolo”. Era sporco e non c’erano dispositivi di sicurezza come rilevatori antincendio o estintori. Le finestre erano barricate e ovunque c’erano bombole e fornelli a gas.
Alcuni dei migranti che lavorano nel Limburgo come raccoglitori di asparagi hanno detto, tramite interpreti, di essere stati spesso picchiati.
La situazione, dice Roemer, non è occasionale ma la norma