Secondo il quotidiano regionale De Limburger, la casa di un 29enne ai domiciliari,sospettato di un tentativo di omicidio, sarebbe stato il bersaglio dell’esplosivo. Due anni fa aveva tentato di liberarsi di una persona con la quale aveva da tempo problemi, per questioni relative al mercato della droga. La polizia lo ha scoperto leggendo una serie di messaggi crittografati. Il sospetto ha ammesso di aver scritto i messaggi, ma ha definito il contenuto stesso “chiacchiere”.
Nel dicembre 2021, il pm aveva ha chiesto otto anni di carcere mentre alla fine è stato condannato a 3,5 anni, dopo aver già trascorso più di un anno e mezzo in custodia cautelare. L’indagato ha presentato ricorso ed è ai domiciliari, in attesa di processo. Secondo quanto riferito, era in casa quando è detonato l’esplosivo.
La polizia non ha rilasciato dichiarazioni.