Trougnouf, CC BY 4.0, via Wikimedia Commons
Le autorità belghe non sono state abbastanza attente quando hanno portato la società cinese di e-commerce Alibaba all’aeroporto di Liegi, afferma in uno studio il professore della VUB Jonathan Holslag. Secondo 7sur7, per i doganieri, i cinesi sarebbero “più fantasiosi dei trafficanti di droga” per aggirare le leggi.
L’ex primo ministro Sophie Wilmès (MR), aveva dichiarato che le aziende belghe avrebbero potuto esportare più facilmente in Cina e che l’E-bay cinese avrebbe creato 900 posti di lavoro.
Ma, secondo lo studio, sono soprattutto i cinesi a utilizzare Liegi: boom di esportazioni cinesi, magre stime per quelle del Belgio. Questa situazione ha creato un mezzo collasso allo scalo: il boom di movimentazioni, infatti, ha reso impossibile controllare a fondo i tanti pacchi.
L’azienda, inoltre, saboterebbe i controlli con diversi trucchi: etichette sbagliate e altre mezzi per rendere le ispezioni molto complesse.
Nella sua conclusione, Jonathan Holslag qualifica questo caso come rilevante in un più ampio contesto europeo: la mancanza di un controllo equilibrato sugli investitori cinesi porta a conseguenze negative per il commervcio europeo.
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