L’Università di Leiden smetterà definitivamente di utilizzare le smart cameras nei suoi edifici, dice Omroep West. 371 “contatori di persone” sono stati installati nell’autunno del 2020, durante il periodo del Covid, per vedere quante persone camminavano negli edifici e se le regole Covid erano osservate.
Ma in pratica si è scoperto che le telecamere servivano anche per vedere se lo spazio di studio era disponibile, raccogliendo e incrociando -tuttavia- dati personali.
Il responsabile della privacy dell’università ha condotto un’indagine iniziale e ha scoperto che gli utenti potevano anche visualizzare informazioni dalle telecamere senza effettuare l’accesso: le password erano protette con una crittografia non sicura e obsoleta.
All’inizio di dicembre 2021, un folto gruppo di studenti ha bloccato due volte un atrio dell’università, per protestare contro l’uso delle telecamere e in risposta, l’ateneo ha deciso di spegnerle, in attesa di un parere dal Consiglio dell’Università. Quel consiglio, in cui siedono studenti e dipendenti, ha ora espresso opinione negativa sull’utilizzo di quegli strumenti, sostenendo che in alcun modo le maggiori preoccupazioni sulla privacy possano essere dissipate.