“Le misure di sostegno del governo agli imprenditori rimasti senza entrate sono del tutto giustificate”, scrive su Trouw Irene van Staveren, docente di economia dello sviluppo all’Università Erasmus. Secondo la docente, come accade con agricoltori danneggiati da condizioni meteo avverse anche gli imprenditori in difficoltà a causa dell’emergenza coronavirus meritano attenzione da parte dell’esecutivo.
“Sono necessarie anche politiche macroeconomiche sensibili per contrastare l’impatto della crisi del coronavirus. E ciò deve essere fatto principalmente a livello europeo”, prosegue la docente. “Due misure richiedono di essere implementate il prima possibile: in primo luogo, l’emissione di eurobond (obbligazioni europee) oltre ai titoli di stato di singoli paesi europei. Ciò è necessario per consentire ai paesi dell’euro più deboli di prendere in prestito denaro a un tasso accessibile.” La posizione della docente differisce da quella dell’esecutivo, poco incline alla possibilità di emettere obbligazioni europee.
Per la van Staveren, l’Olanda non trova difficoltà a finanziare i miliardi necessari per gli aiuti straordinari all’economia: “agli investitori piace acquistare titoli di stato olandesi e il Ministro delle finanze non deve pagare interessi elevati.” Diverso il discorso per il sud: “Paesi come l’Italia e la Spagna, che sono stati gravemente colpiti dal virus non hanno questa possibilità.” Per la docente è fondamentale, perchè anche i paesi del sud possano risollevare le loro economie, che vengano emessi Eurobond. “Spero che la solidarità che vediamo nei paesi in risposta alla crisi si allarghi e diventi solidarietà europea, se non altro per salvare l’euro.”
La seconda misura che dovrebbe essere presa nella zona euro è di sostenere le famiglie economicamente deboli con una donazione una tantum, scrive ancora la van Staveren: prendendo a prestito un’idea di Trump, l’economista erogherebbe una somma fissa a famiglia prelevata direttamente dalla BCE. Senza, così, pesare sui bilanci degli Stati.
“Entrambe le misure possono anche essere combinate. Quando la BCE acquista i primi eurobond, i titoli del tesoro vengono immediatamente riempiti”, prosegue l’economista. Per uscire dalla crisi del corona, insomma, serve creatività e servono misure non convenzionali.