La città di Bruxelles si sente rafforzata nella sua lotta contro gli “Airbnb illegali” dopo che un tribunale ha stabilito che tale lotta non viola la normativa europea, dice De Standaard.
Nella sua battaglia contro i professionisti che offrono case su Airbnb, la città di Bruxelles non viola le direttive europee. Questa è la decisione del tribunale di primo grado dopo che cinque grandi operatori che usano il portale nella capitale avevano intentato una causa. Queste società avevano sostenuto che la legislazione brussellese in materia di alloggi (un’ordinanza del 2014) fosse in contrasto con le norme europee per il mercato interno. Tuttavia, il tribunale non ha seguito tale argomentazione, anche se è possibile un ricorso.
Chiunque desideri offrire una casa su Airbnb o alloggi turistici nella capitale deve registrarsi presso la Regione in base all’ordinanza. Questa registrazione richiede vari documenti, tra cui un estratto del casellario giudiziale o un attestato di sicurezza antincendio, nonché un attestato di conformità urbanistica. Quest’ultimo è un ostacolo per gli operatori professionali: secondo il piano urbanistico regionale del 2001, gli edifici destinati a scopi residenziali non possono essere facilmente riconvertiti in strutture di soggiorno turistiche e quindi non ottengono l’attestato di conformità, impedendo loro di registrarsi, commenta Bruzz.
