Le organizzazioni studentesche vogliono un uno stop temporaneo all’afflusso di studenti internazionali. “Questo afflusso è attualmente esplosivo”, afferma un portavoce dell’organizzazione ombrello Interstedelijk Studenten Overleg (ISO) a Nu.
La maggioranza alla Camera olandese ritiene che ci siano troppi studenti internazionali: secondo CBS uno studente su quattro proviene dall’estero e nelle università questa cifra raggiunge il 40%.
Nel dibattito parlamentare che ha avuto luogo mercoledì, il ministro dell’istruzione Robert Dijkgraaf ha chiesto un freno permanente all’afflusso ma per gli studenti olandesi, basterebbe uno stop temporaneo: “Possiamo imparare molto da altre culture nell’istruzione. Sono di grande valore aggiunto”, afferma il portavoce dell’ISO.
Troppo carico e servizi che perdono di qualità sono i problemi principali. Ma non solo: l'”anglicizzazione” dell’istruzione contribuisce al deterioramento della qualità dell’istruzione. “Non tutti i docenti possono offrire la stessa qualità nelle lezioni in inglese come se parlassero olandese”, afferma a NU Joram van Velzen, presidente di LSVb.
La destra concorda: tutti i corsi di laurea, secondo loro, dovrebbero essere impartiti in olandese. Per non parlare della carenza di alloggi.
Secondo l’ISO, gli studenti che vogliono studiare nei Paesi Bassi potrebbero essere inviati presso università di altre città, dove le cose sono più tranquille ma secondo SOG, spesso non è possibile perché gli atenei non hanno tutti la stessa offerta formativa, scrive NU. Le università nello Zeeland, nel Limburgo e a Twente sarebbero felicissime di accogliere stranieri.