“Sono situazioni italiane, è stata una conclusione spesso ascoltata ieri dopo l’omicidio dell’avvocato Derk Wiersum”. E’ questo il commento di Nieuwsuur che sottolinea come la criminalità che prende a bersaglio giudici o avvocati era un comportamento tipico della mafia italiana degli anni ’90
Da allora, tuttavia, la sicurezza è stata notevolmente aumentata osserva la tv olandese
Giudici, pubblici ministeri e anche avvocati sono sotto scorta o a fanno parte di programmi speciali di protezione.
Lo stesso vale per Civita Di Russo, che da molti anni assiste testimoni come avvocato. Le conseguenze per la sua vita sono enormi. “Due poliziotti sono con me tutto il giorno. Quando sono in viaggio, verso una sessione, in tribunale. Devono stare con me in tutto ciò che faccio della mia vita”, dice alla tv olandese.
Nieuwsuur rievoca le vicende di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino e la Di Russo racconta: “Da quel momento in poi, lo stato è andato in guerra. Da quel momento in poi, i giudici, gli avvocati, tutti coloro che lavorano in quel settore hanno ricevuto protezione. Dopo quel periodo di massacri e violenze non sono mai più successe cose come quelle”.
Lei ritiene che l’avvocato Wiersum avrebbe dovuto essere protetto. “Soprattutto quando ho sentito che doveva andare in tribunale con il suo testimone. Non avrebbe dovuto essere lasciato solo.”
Secondo l’avvocato italiano, i Paesi Bassi sono un paese molto civile. “Ma è un paese civilizzato che ora deve anche tenere conto di questa nuova realtà criminale. Non puoi tenere la testa nella sabbia.” Secondo l’avvocatessa italiana, le autorità olandesi hanno trattato il caso con troppa ingenuità.
Nei Paesi Bassi, il governo nazionale garantisce la protezione di persone, che svolgono una funzione speciale nell’ordinamento giuridico democratico. Come il re o i politici, i capi di stato, le persone che lavorano in determinati settori della giustizia penale