Il leader del PvdA Lodewijk Asscher, vuole che il nuovo governo olandese sia una coalizione di sinistra. Al programma televisivo WNL, il leader laburista -eletto lo scorso novembre alle primarie del suo partito- ha indicato che la sua scelta cadrebbe su un governo formato da CDA PvdA, GroenLinks e SP.
Dopo quattro anni di governo con il VVD, il partito laburista vuole prendere le distanze dai liberali e dal loro programma: secondo Asscher, infatti, il VVD non vuole redistribuire i risultati delle buone performance dell’economia olandese ma proseguire sulla strada dell’austerity e dei tagli che, a detta del leader Pvda, ricadrebbero solo sui più deboli. Asscher considera questo atteggiamento “bizzarro” mentre il suo partito vuole maggiori investimenti nella sanità e nell’istruzione.
Il leader laburista ha definito, inoltre, il programma elettorale del Groenlinks molto verde ma non molto sociale. Il collega di partito, ministro e presidente dell’Eurogruppo Jeroen Dijsselbloem, aveva definito troppo dure per l'”uomo comune” le politiche ambientaliste volute dal Groenlinks nel caso arrivasse al governo.
Non si è fatta attendere la replica del segretario del GroenLinks, Jesse Klaver che ha definito “propaganda elettorale” le affermazioni dei due esponenti laburisti e ha assicurato il suo impegno a tenere la destra di Mark Rutte lontano dal governo. Polemiche a parte, il giovane segretario rosso-verde ha confermato che la sua prima scelta ricadrebbe -certamente- su una coalizione di sinistra Verdi, Laburisti, Socialisti con la partecipazione dei liberali del D66 o di uno dei partiti cristiani.