In Belgio, il numero di casi di violenza domestica è allarmante, con circa 60.000 casi solo lo scorso anno è una media di almeno 50mila negli anni passati.
La hulplijn 1712 ha ricevuto circa 1.500 chiamate quest’anno, ma questo rappresenta solo la punta dell’iceberg, perché molte vittime non ricorrono all’assistenza o alla polizia. La recente tragedia di Denderhoutem, dove una donna e suo figlio sono stati uccisi presumibilmente dal partner di lei, ha riportato l’attenzione su questo grave problema.
Con la pandemia, la violenza domestica ha portato l’attenzione sulla violenza intrafamiliare, trasformandola da un tema privato a qualcosa di più discusso a livello politico e sociale, dice VRT.
Il coordinatore di 1712, Van de Voorde, sottolinea al portale fiammingo che il tema è ancora un grande tabù in Belgio. È un argomento delicato, spesso taciuto in famiglia e tra amici.
La hulplijn 1712 è un servizio di supporto per violenza, abusi e maltrattamenti ai bambini: forniscono un servizio di ascolto senza giudizio e collaborano con altre organizzazioni per indirizzare i richiedenti ai servizi specializzati.