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La storia rocambolesca dell’acquerello di Van Gogh esposto in Giappone

Vincent van Gogh, Public domain, via Wikimedia Commons

Un acquerello dipinto da Van Gogh, Meadow in the Background the New Church and St Jacob’s Church, si trova ora in Giappone. Lo espone The Museum of Modern Art a Saitama. L’opera ha una storia veramente interessante legata alla sua stessa sopravvivenza.

Van Gogh lo dipinse vicino a Schenkweg, una strada dell’Aia. Il dipinto mostra una scena idillica e rurale situata alla periferia della città. Questo bucolico paesaggio sarebbe stato visto dal pittore dalla stanza che condivideva con la sua amante, Sien Hoornik. L’alloggio infatti dava su campi con mucche al pascolo.

Dalla sua nascita, comunque, il quadro conobbe un’esistenza rocambolesca. Dopo che lo stesso van Gogh lo ebbe lasciato in una cassa, la madre lo portò con se nella città di Breda. Molti anni dopo, la cassa abbandonata fu venduta. La comprò un commerciante di mobili di seconda mano, Johannes Couvreur. Couvreur trovò i dipinti e l’acquerello e li espose per venderli. L’acquerello passò quindi in mano a Kees Mouwen che, a sua volta, lo rivendette a la gallerista Margareta Oldenzeel. Solo Oldenzeel comprese l’importanza del quadro, che in tutto quel viaggiare era arrivato a Rotterdam.

Nella prima metà del Novecento, però, l’acquerello fu acquistato da tre collezionisti olandesi. Da qui in poi, ovvero dagli anni ’50, i movimenti dell’opera sono sconosciuti. Ora però Medow si trova in Giappone e costituisce una scoperta importante per il patrimonio artistico di Van Gogh.

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