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La “Ragazza con l’orecchino di perla” in 3D. Ora è possibile godersi ogni dettaglio di Vermeer da casa

CoverPic: public domain

La “Ragazza col turbante”, universalmente nota come “Ragazza con l’orecchino di perla”, il ritratto del 1665 dipinto dal maestro olandese della luce Johannes Vermeer, ha catturato per secoli l’attenzione di studiosi e amanti dell’arte.

Quali sono le tecniche usate? Come creava Vermeer i suoi colori? Ci sono tracce di ripensamenti? Domande che non hanno ricevuto risposta fino a quando il Mauritshuis Museum dell’Aja ha deciso di intraprendere sull’opera il più importante studio di sempre.

Oggi, insieme ai risultati della ricerca durata due anni, chiunque può ammirare l’opera comodamente da casa con un dettaglio mai visto prima: il tutto è possibile grazie a un’immagine interattiva da 10 miliardi di pixel. Emilien Leonhardt e Vincent Sabatier di Hirox Europe, società giapponese che costruisce lenti fotografiche, hanno utilizzato un microscopio 3D personalizzato per catturare 9.100 fotografie dell’opera d’arte, cucendole insieme per creare un’immagine ad altissima risoluzione.

 

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“Il nostro obiettivo era quello di imparare di più sulla tecnica di pittura di Vermeer, valutare la condizione della superficie e misurare le crepe e la topografia delle aree chiave, valutando i restauri passati”, racconta Leonhardt in un video sul progetto.

Il sito web interattivo ci invita a navigare nell’intricata rete di craquelure sulla superficie del capolavoro. Gli utenti possono anche zoomare in 10 aree chiave, tra cui l’iconico orecchino di perla e l’accattivante sguardo della giovane, con una risoluzione di un micron per pixel.

Tutto svelato dunque? Non proprio. Le ciglia della ragazza, di cui si è parlato a lungo, si possono vedere da vicino grazie alla potenza del microscopio ma l’identità della donna, tuttavia, rimane ancora uno dei segreti della storia dell’arte.

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