Allievo di Rembrandt e artista talentuoso del XVII secolo, Nicolaes Maes sarà in mostra al Mauritshuis di Den Haag fino al 19 Gennaio 2020, per concludere il ciclo su Rembrandt e l’età dell’oro, in occasione delle celebrazioni del 350° anniversario della morte del grande artista,
L’esibizione, organizzata dal Mauritshuis e dalla National Gallery di Londra, comprende più di trenta dipinti e disegni che intendono tracciare l’evoluzione artistica di Nicolaes Maes dai suoi primi anni a contatto col maestro agli ultimi anni di carriera autonoma e affermata. Si tratta, infatti, della prima mostra retrospettiva a lui dedicata.

Originario di Dordrecht, l’artista inizia la sua carriera ad Amsterdam, a stretto contatto con Rembrandt che influenza profondamente i quadri di questo periodo.
Non a caso, proprio per via dello stile marcato dai chiaro-scuro e dai colori caldi che Maes aveva mutuato da Rembrandt, alcune tele di questo primo periodo sono state spesso confuse con quelle del maestro. Dipinti di soggetto religioso dal potente chiaroscuro e dai colori caldi come il Cristo che benedice i bambini, a lungo attribuito a Rembrandt, e l’Cristo di fronte a Pilato riflettono chiaramente l’influenza di Rembrandt.

Un momento successivo della produzione artistica del giovane pittore olandese è, invece, dedicato alle scene domestiche che ritraggono perlopiù donne intente a svolgere i compiti casalinghi. Grande calma e intimità vengono comunicate attraverso i nuovi soggetti e il nuovo stile, almeno parzialmente emancipato da quello di Rembrandt. Ciò fa di Maes un pittore innovativo nella rappresentazione della quotidianità e ispira anche Pieter de Hooch e Vermeer.
Dagli anni ‘60 del XVII secolo, Maes cambia radicalmente stile e soggetti, riscuotendo grande successo, tanto da indurre alcuni critici a dubitare che si tratti dello stesso pittore. É il periodo trascorso ad Anversa e dedicato ai ritratti: i soggetti sono dipinti in modo lussuoso e nei paesaggi di sfondo ricorrono elementi antichi come fontane o statue, mentre il colore si fa meno rossastro e lo stile sembra richiamare quello di Van Dyck.
La mostra sarà visibile anche alla National Gallery di Londra dal 22 Febbraio al 31 Maggio 2020.