Le denunce per discriminazione contro la polizia olandese sono aumentate in maniera esponenziale, dice la Polizia Nazionale, basandosi su dati ottenuti da RTL Nieuws. Secondo la politie sarebbe aumentata l’attenzione sugli atteggiamenti discriminatori, dopo la vicenda di George Floyd, ucciso a maggio scorso della polizia USA.
La polizia archivia gran parte delle denunce, secondo un’analisi dei dati da parte della redazione investigativa di RTL Nieuws. Solo in casi eccezionali l’amministrazione dà ragione al querelante. Ad esempio, dei 70 casi di discriminazione gestiti da una commissione interna dal 2016 al 2019, solo 2 sono stati dichiarati fondati.
Negli ultimi anni, oltre alle denunce interne, sono stati presentati 54 esposti contro agenti di polizia per discriminazione. Nessuno di loro è stato mai perseguito: tutti i casi sono stati archiviati dalla Procura.
Inoltre, la polizia non sa quante di tutte le denunce all’autorità interna per discriminazione presentate, si siano concluse con soddisfazione del querelante anche se per legge, quest’ultimo esito va registrato.
Per evitare il percorso giudiziario e ripristinare la fiducia, infatti, la polizia si impegna ad analizzare i casi sottoposti e a procedere di conseguenza. L’esiguo numero di denunce per discriminazione giustificate potrebbe significare che la polizia non discrimina molto ma in realtà, solo una piccolissima percentuale di persone che si sentono discriminate sporge denuncia.
“Non c’è molta consapevolezza sul razzismo lì. Ho letto un certo numero di casi e vedo solo che le commissioni per i reclami, proprio come molti olandesi, preferiscono negare che ammettere il razzismo”. dice la ricercatrice Lida van den Broek. Inoltre, i membri dei comitati tendono a credere agli ufficiali più che al cittadino che presenta la denuncia.